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SCARSE RISORSE FRENANO L’INTERMODALITA’ BICI+AUTOBUS+METROPOLITANA+TRENO

Si rileva come le rigidità regolamentari e le scarse risorse continuino a frenare l’intermodalità bici+autobus+metropolitana+treno a Catania e non solo. L’intermodalità è una componente fondamentale della mobilità sostenibile ed è l’ideale complemento della bicicletta nella mobilità quotidiana e nel turismo. È perciò necessario creare ed incrementare l’accessibilità nei mezzi dell’AMT, della Metropolitana e dei treni, dove deve essere sempre possibile il trasporto della bicicletta intera e non smontata. In realtà con l’istituzione della prima linea BRT1, l’AMT aveva promesso la disponibilità a trasportare 5 bici ma poi stranamente tutto si è arenato. Con la metropolitana non è permesso portare bici a differenza di quanto avviene a Roma e Torino. Circa la richiesta di trasportare biciclette (max 12) nel vano posteriore del locomotore elettrico 464, utilizzato su molti treni regionali, che era stato predisposto a tale scopo (sul fianco delle motrici figura tuttora il logo bici), Trenitalia ha riferito che i propri uffici tecnici hanno escluso questa possibilità, adducendo non meglio precisate difficoltà di accesso al vano. La delegazione FIAB ha chiesto ulteriori verifiche e, in caso di esito negativo, la rimozione del logo bici, a scanso di equivoci. Fiab aveva anche avanzato la richiesta di prevedere, sui nuovi treni e su quelli che verranno ristrutturati, spazi flessibili adatti ad ospitare passeggeri (su sedili ribaltabili) oppure biciclette, come avviene ad esempio su molti treni regionali tedeschi, che ospitano 8+12+8 biciclette. Trenitalia ha risposto che, considerate le sempre minori risorse disponibili, tale richiesta ben difficilmente potrà essere accolta.

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