DESOLAZIONE ALLA STAZIONE CENTRALE DI CATANIA
Mentre l’Italia da Torino a Salerno sfreccia sui binari dell’alta velocità, mettendo in questo modo a disposizione di queste grandi città (Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Salerno) una sorta di metropolitana veloce lunga oltre mille chilometri, Catania anno dopo anno e treno dopo treno, è stata definitivamente tagliata fuori dal trasporto delle Ferrovie dello Stato. Da oltre vent’anni si parla di collegamento ferroviario della Messina-Catania-Siracusa con l’aeroporto di Catania, ma nello “Sblocca Italia” quest’opera non viene inclusa. Risulta invece inserita la tratta Palermo Catania. Si prevedono quattro anni di lavoro e se ne parla ogni volta come se fosse la volta buona.E intanto la stazione di Catania oggi sembra quella di un piccola comunità in cui regna la desolazione e l’abbandono. Dalle 9.00 alle 12.45 non ci sono treni che circolano e da diversi anni il bar, l’edicola, l’ufficio informazioni, l’accoglienza turistica ed altre attività commerciali hanno chiuso.Ci aspettiamo che tutta la politica siciliana riconosca il proprio “mea culpa” e cerchi di recuperare le posizioni perdute in tutti questi anni, per garantire quella “continuità territoriale” e quel “servizio pubblico” ferroviario che spetta di diritto alla città di Catania
