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LA MOBILITA’ SOSTENIBILE IN ITALIA. CATANIA SI POSIZIONA 40°

Sono le città del nord a detenere lo scettro dell’ecomobility, un rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile che fotografa l’Italia con i 50 principali centri urbani. Ne esce fuori un’Italia a due velocità. Il titolo di città più “eco-mobile” spetta a Bologna, detentrice della prima posizione nella classifica di Euromobility grazie ad un sapiente mix di “sostenibilità”. A regalarle la medaglia d’oro 2014 sono stati infatti una buona dotazione di parcheggi a pagamento e di scambio, il basso indice di incidentalità sulle strade, la dotazione di piste ciclabili, ma anche un efficiente servizio di trasporto pubblico che soddisfa peraltro un’alta domanda, il servizio di car sharing, nonché per le attività del mobility manager di Area. Catania si posiziona invece al 40°. Ma vediamo nel dettaglio i dati dell’Osservatorio Mobilità Sostenibile in Italia. Si nota come sono in costante aumento Gli utenti della bicicletta in sharing, ma non sempre gli amministratori riescono a soddisfare la loro voglia di pedalare. A Catania qualcosa si sta facendo con le bici sharing proposte dall’Autorità Portuale e che dovrebbe partire in questi giorni. Come lo scorso anno, sono le città emiliane di Modena, Reggio Emilia e Ferrara quelle che offrono il maggior numero di km di corsie ciclabili per abitante. Per il Car Sharing l’indagine ha confermato che continuano a credere più gli utenti degli amministratori: infatti il numero complessivo degli utenti del Car Sharing continua ad aumentare. I maggiori incrementi di utenti si registrano a Padova (dove il numero di iscritti passa dagli 88 del 2012 ai 132 del 2013), Palermo (da 529 a 735) e Roma (da 2.507 a 3.220). A Catania manca del tutto. La maggiore offerta di trasporto pubblico locale (posti*Km/ab) si registra a Milano, Cagliari, Roma e Bergamo, che scalza Torino dalla quarta posizione, mentre il maggior numero di passeggeri per abitante viaggiano, come lo scorso anno, a Milano, Venezia, Roma e Trieste. Catania si posiziona al 21° posto su 50° per l’offerta di trasporto pubblico e al 32° posto per il trasporto di passeggeri. Si riduce di quasi tre punti percentuali l’indice di motorizzazione, l’indicatore che misura la consistenza della flotta veicolare in rapporto alla popolazione residente. Il tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane si riduce a 58,4 auto ogni 100 abitanti, contro le 61,6 dello scorso anno, comunque sempre molto più elevato in confronto alla media europea di circa 48 auto ogni 100 abitanti. Le città con il maggior indice di motorizzazione sono L’Aquila e Potenza, la prima con 75,3 e la seconda con 71,9 auto ogni 100 abitanti, seguite da Perugia (69,5) e Campobasso (69,0). Le città più virtuose, dove circola il minor numero di auto per abitante sono Venezia (41,7), Genova (45,9), Bologna (50,6) e Firenze (51,3). Catania si posiziona in fondo alla classifica al 42° posto Passa dal 7,5% dell’anno 2012 all’8,0% del 2013 il numero di auto a basso impatto, cioè a gpl, metano, ibride o elettriche. Si confermano Ravenna, Ferrara e Bologna, con una media prossima o superiore al 19%, le città con il numero più elevato di auto a basso impatto, in particolare a gas. Catania si piazza al 38° Sono 10 le Città che rispettano tutti i limiti imposti dalla normativa, due in più rispetto allo scorso anno: Aosta, Bari, Campobasso, Catanzaro, Foggia, Forlì, L’Aquila, Potenza, Sassari e Taranto. Venezia si riconferma saldamente prima in classifica per dotazione di parcheggi di scambio (155 posti ogni 1.000 autovetture circolanti), staccando di gran lunga Piacenza (73) sola al secondo posto. Catania si colloca al 38° posto

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