SECONDO GIORNO DEI FESTEGGIAMENTI DI SANT’AGATA

Si inizierà con l’apertura del cancello di ferro che custodisce le reliquie di Sant'Agata, con tre differenti chiavi, custodite la prima dal tesoriere, la seconda dal cerimoniere e la terza dal priore del capitolo. Le reliquie vengono poi caricate nella "a vara", e subito dopo inizia la messa dell’Aurora al Duomo.

E’ la parte più toccante della festa e migliaia cittadini sventolando il fazzoletto bianco esplodono nell'urlo:

« Jè chiamamula ccu 'razzia e ccu cori,

pì sant'Àjtuzza bedda, ca stà niscennu,

cittatini!

semu tutti divoti, tutti?

cittatini, cittatini!

evviva sant'Àjta

cittatini!

evviva sant'Àjta.

tutti divoti, tutti?

cittatini, cittatini! »

Dopo inizierà il giro esterno con la discesa da Porta Uzeda e di fronte a Palazzo Biscari ci sarà l’offerta del cero dell’Arcivescovo a Sant’Agata. Successivamente si dirigerà verso piazza Cutelli e poi nell’ultimo tratto di via V. Emanuele per giungere in Piazza dei Martiri e infine in Piazza Iolanda dove ci saranno le brevi riflessioni del rettore del santuario di Sant’Agata al Carcere.

Procederà per via Umberto per raggiungere piazza Carlo Alberto per l’omaggio alla patrona dei Padri Carmelitani.

Raggiungerà poi i luoghi che ricordano il martirio di sant'Agata, la Chiesa di Sant'Agata al Carcere e la Chiesa di Sant'Agata alla Fornace in cui la vergine Agata subì il martirio. A questo punto ci sarà l'avvenimento più caratteristico della giornata. Lungo a cchianata de' Cappuccini, il fercolo di sant'Agata verrà trainato fino al culmine della stessa, giungendo così dinanzi alla Chiesa di san Domenico.

Raggiunta la Chiesa di Sant'Agata la Vetere, la prima cattedrale di Catania, la processione si fermerà per alcune ore. E successivamente riprenderà il giro esterno della città che attraverserà i quartieri dell'antico corso, dei cappuccini, del 'u futtinu, di san Cristoforo e degli Angeli custodi, per rientrare in cattedrale.

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